In Borgogna, dalla Cote d'Or
al parco naturale del Morvan
Luglio-Agosto 1993

descr.gif (288 bytes) By Stefano Gerosa gerry@micanet.it


 

                   

Carte geografiche utilizzate
Carte Michelin 1:200.000 n. 238 (Centre Berry-Nivernais) e n. 243 (Bourgogne France-Comté); in vendita nelle librerie italiane. Carte IGN (Institut Géographique National) serie verte 1:100.000 n.28 (Auxerre-Salieu), n.29 (Dijon-Chaumont), n.36 (Nevers-Autun), n.37 (Dijon-Tournus); ordinate all'IGN per posta (Institut Geographique National, Villefranche sur Cher, 41200 Romoratin-Lanthenay, France). Per studiare il percorso abbiamo utilizzato vario materiale reperito in Italia (biblioteca Amici della Bicicletta di Verona) e altro richiesto alla FFCT (Federation Française de Cyclotourisme, 8 rue Jean Marie Jego, 75013 Paris). Manuali turistici utilizzati: guida Michelin "Bourgogne - Morvan", depliants vari, tra i quali l'elenco dei campeggi, richiesti all'Ente Nazionale Francese per il Turismo (via Larga 7, 20122 Milano). Per gli amatori del genere si consiglia anche di munirsi di una guida sui vini francesi.

Viaggiatori:
Stefano Gerosa - Alessandro Troiani - Gaetano Di Puma - Giorgio Paganella.

Introduzione
Abbiamo sempre percorso strade asfaltate (a parte alcuni tratti di sterrato lungo il Canale), con normali biciclette da turismo dotate di copertoni leggeri. Il viaggio ci è sembrato alla portata di coloro che hanno un buon allenamento ciclo-escursionistico; il territorio è prevalentemente collinoso, e presenta in alcuni tratti salite abbastanza impegnative. La notte abbiamo alloggiato in parte in campeggio (muniti di due tendine biposto ad igloo; quindi utilizzando comodamente una sola piazzola), in parte in alberghi economici. Raramente abbiamo avuto difficoltà a trovare da dormire in albergo, anche se abbiamo notato che nella zona dei vini più rinomati (da Macon a Dijon), specialmente in Agosto, qualche difficoltà ci può essere. Per il campeggio è importante avere una tenda con il doppio telo, cioè a prova di pioggia. I costi di alberghi (una o due stelle), campeggi e ristoranti sono più o meno quelli dell'Italia. Si ricorda che siamo in una delle zone più rinomate della cucina francese, è quindi consigliabile gustare le specialità della Borgogna (Escargot -lumache-, Jambon persillé -prosciutto-, Boeuf Bourguignon, Anduilettes -salsicce-, moutarde -senape-, ecc. ecc.) e inaffiarle con i pregiati vini della zona. Il pasto andrebbe preceduto dal tipo aperitivo della Borgogna, cioè l'ottimo "Kir" (si tratta di vino bianco Aligotè addolcito da Crème de Cassis - uno sciroppo liquoroso al ribes nero -). Nella relazione riportiamo i prezzi in Franchi Francesi (FF), e la corrispondente cifra in lire alla quotazione di luglio 1993 (circa 275 Lire).

Attenzione: nelle schede sottostanti è indicato tra parentesi il chilometraggio teorico (cioè quello dedotto dalle mappe al momento della pianificazione) che risulta dal piano di viaggio dettagliato, di fianco invece il chilometraggio effettivo segnalato dai nostri contachilometri a fine giornata; la differenza è dovuta agli arrotondamenti presenti sulle mappe, a stime errate e, in buona parte, agli allungamenti per spostamenti all'interno delle località abitate.

MAPPA


Sabato 17 luglio: viaggio in auto Verona- Macon

Partenza da Verona ore 7.15, arrivo a Macon alle 17.30. Piantiamo la tenda al Campeggio, un po' fuori dalla cittadina (75.40 FF per 4 persone+auto; circa 5.000 Lire a testa). Alla sera cena alla "Maison des Vins" (formaggi di capra, carne, anduilettes .... e vino; per 4 persone 264 F.F., circa 18.000 Lire. a testa) e veloce visita di Macon.

Domenica 18 luglio - 1a TAPPA:
Macon - Chalon (km. 95)

Giornata buona; sole o leggermente nuvoloso, raffiche di vento in serata. Dopo aver lasciato l'automobile in custodia al campeggio, partenza alle ore 9.00. Attraversata Macon prendiamo la D-54, in leggera salita, per raggiungere le amene colline nei pressi della rocca calcarea di Solutrè. Il panorama è dominato dai bassi vigneti tipici della zona, famosa per i suoi vini. Stiamo per attraversare le zone "doc" da Macon a Dijon: quella del Macônnais (subito a nord del Beaujoleis), e poi quelle della Côte-d'Or (Côte Challonais, Côte de Beaune, Côte de Nuits). Molti paesi danno il proprio nome ai vini più famosi (contrassegnati con una stella  nello "schema chilometrico"): è possibile degustarli presso le "Caves et Caveaux de degustation" degli stessi produttori. A La Roche Vineuse ci fermiamo alle 11.00 per la messa e per acquistare del cibo. Si riparte alle 12.00 per la D85, strada ondulata tra le colline; scarso il traffico anche se qualche auto corre un po' troppo. Ad Azè cominciamo a salire per la D15, abbastanza impegnativa ma non troppo ripida. Lasciata la D15 si sale ancora per poco, presto inizia la discesa verso Blanot, dove arriviamo alle 13.40. Qui ci fermiamo a mangiare e ad ammirare il paesino, una vera "chicca". Si riparte alle 15.15 per la D146, strada praticamente deserta e prevalentemente in discesa fino a Lys. A Chapaize ci fermiamo per visitare la chiesa romanica di St. Martin. Prendiamo quindi la D14 che sale leggermente attraverso la foresta di Chapaize e poi più ripida per 3 km. fino al Col de Brancion, dove si gode un bel panorama. Il borgo, dominato dal suo antico castello (visitabile), è molto caratteristico anche per le sue belle casette adornate di fiori. Alle 17.40 iniziamo la discesa che ci porta in breve a fondovalle e prendiamo la D159 molto tranquilla e quasi pianeggiante che ci permette di tenere una buona andatura. Arriviamo velocemente alla foresta de La Fertè, dove una leggera salita, il vento contrario e la stanchezza cominciano a rallentare la marcia. Da St. Germain Les Buxy, sulla D49 e sulle strade seguenti c'è un po' di traffico, pericolosamente veloce. Alle 19.30 entriamo a Chalon sur Saone. Alloggiamo in un albergo in centro, "Aux vendages de Bourgogne" in rue du General Leclerc 21 (310 FF una camera per 4 persone + 60 FF per 4 bici in garage. Circa 25.000 Lire a testa). La città, a parte qualche via del Centro storico, non è molto bella. Per trovare un ristorante è inutile girovagare per tutta la città: si trovano quasi tutti sull'isola in mezzo al fiume, in rue de Strasbourg, mangiamo al "Restaurant L'eau à la Buche" (Menu da 80 FF. per tutti + una bottiglia di vino da 58 FF, circa 26.000 Lire a testa).

Lunedí 19 luglio - 2a TAPPA:
Chalon - Beaune (km. 50)

Giornata piovosa il mattino, nuvolosa il pomeriggio. Partenza alle ore 10.00. Percorriamo la trafficata D69 fino a Givry, dalla quale per strade secondarie raggiungiamo Mellecey, dove si fa un piccolo spuntino (vino e panini) in un bar, ripartendo alle 13,30. Da qui fino a Beaune percorriamo prevalentemente tutta una serie di stradine tranquille e ondulate (non senza qualche "rampa" impegnativa), che si snodano tra le colline ricoperte di vigneti (a parte il breve tratto della trafficata D981 presso Chagny). Molti paesini sono, oltre che caratteristici, veramente "deliziosi". Certamente i vini "pregiati" hanno portato una certa ricchezza, che qui si estrinseca non di certo (come spesso accade purtroppo da noi) nell'ostentazione di deturpanti costruzioni, ma invece nel mantenere intatti, con pulizia e decoro, gli stili tradizionali delle case e delle strade. Notiamo anche la cortesia e la facilità di socializzare della gente del luogo; i contadini ti salutano dai campi, quelli che ti accolgono nelle "caves" sono molto gentili (e spesso parlano bene anche l'inglese). A Mercurey visitiamo la nostra prima cantina (Jeannin Naltet Père et Fils), notando l'insegna di "cave ouvert" (che invita ad entrare per una visita e degustazione gratuita; chi vuole poi può acquistare delle bottiglie). La simpatica proprietaria, dopo averci fatto degustare il rosso Mercurey, ci mostra le cantine e ci spiega alcune fasi della lavorazione. A Rully secondo assaggio, tre differenti vini bianchi, questa volta a pagamento (circa 20 FF a testa). Ancora a Poligny altri tre vini bianchi e infine a Mersault vino rosso. Dopo Pommard la strada che corre tra alcuni muretti a secco caratteristici, scende a Beaune, dove arriviamo, ovviamente, cantando ... Beaune, cittadina giustamente famosa per il meraviglioso Hotel Dieu, d'estate pullula di turisti. Il campeggio è esaurito ma troviamo alloggio all'Hotel Balladins, dove ospitano le bici nella saletta riunioni (201 FF per una doppia+ 29 FF per colazione; circa 35.600 Lire a testa). Il vicino villages Hotel sarebbe più economico, ma le bici restano fuori. Alla sera in centro ceniamo al ristorante Les Gourmets, facente parte di una catena (menu a 75 FF + bevande, circa 25.000 Lire a testa).

Martedí 20 luglio - 3a TAPPA:
Beaune - Dijon (km. 53)

Giornata nuvolosa, pioggerellina, due acquazzoni (non di lunga durata). In mattinata visitiamo l'Hotel Dieu, l'antico ospedale della città costruito nel 1443. L'edificio è un capolavoro dell'arte fiammingo-borgognona, con i suoi tetti policromi e la sua "sala dei Poveri". L'Ospedale, che svolse la sua funzione fino al 1971, è oggi un museo. Nelle stanze sono stati restaurati l'arredamento e gli strumenti originali dei tempi antichi.... Seconda visita al "museo del vino", sito nell'antico palazzo dei Duchi di Borgogna, estremamente interessante. Terza visita, con assaggi, alle antiche ed affascinanti "Caves des Cordeliers" presso l'Antico convento des Cordelliers; entrata libera (a gruppi guidati), ma poi se non compri (come nel nostro caso) ... ti guardano male!! Verso le 13.00 lasciamo la città. Da Pernand-Vergelles un'impegnativa salita ci porta fin sulle colline, per stradine assolutamente secondarie e tranquille. Alle 14.30 ci fermiamo a Viller la Faye in una specie di osteria dove, dopo aver gustato il Kir, mangiamo pane e formaggi innaffiati da un buon vino bianco. Dopo Chaux la strada inizia a scendere verso Nuits S.George dove, nei pressi del cimitero, prendiamo la Route des Grands Crus. La strada, tra i vigneti che producono il vino più pregiato (Grands Crus), è tranquilla (utilizzata in genere dai trattori dei contadini) ma ormai invasa dal fango (è difficile dire se sotto sia asfaltata!!). Questo, date le giornate piovose, particolarmente umido e appiccicoso si è accumulato sotto le ruote delle nostre biciclette frenandoci (e insozzando tutto). Ci consoliamo pensando che si tratta di "Grand Cru" (letteralmente "grande terreno"): una vera ricchezza!! Proseguiamo senza badare al fango perchè è in arrivo un temporale e non c'è luogo per ripararsi. Comunque non facciamo in tempo ad arrivare al "Clos de Vougeot" senza prenderci una bella lavata. "Clos" è una parola ricorrente nella viticoltura borgognona: indica la proprietà chiusa da un muretto di pietra. Questa comprende il Castello di Vougeot che, come tutti quelli della Borgogna aperti al pubblico, è visitabile (a pagamento) seguendo una guida (in genere solo in lingua francese). Il Castello, costruito dai monaci cistercensi, è oggi sede della Confraternita dei Cavalieri del Tastevin, che svolgono un'attività promozionale dei vini della regione. Dopo la visita al Castello impieghiamo circa 10 minuti a ripulire le ruote dal fango incastrato sotto i parafanghi e tra i freni. Proseguiamo per le solite stradine arrivando alle 19,30 a Digione. Tramite l'ufficio turistico troviamo un albergo economico vicino al centro (una doppia per 110 FF, circa 15.000 Lire a testa). Alle 22 si cena in un buon ristorante, "Les Bistrot des Halles" in rue Banneller 10 (468 FF, circa 32.000 Lire a testa).

Mercoledí 21 luglio - 4a TAPPA:
Dijon - Lac Panthier (km. 53)

Giornata nuvolosa. Il mattino dedicato alla visita della città (palazzo dei Duchi di Borgogna, Cattedrale di Notre Dame dalla facciata particolare con tre file di strani animali, Cattedrale di S.Benigne, chiesa di San Michele, ecc.ecc.). Si riparte alle 13.40, abbandonando la zona dei vigneti per seguire il canale di Borgogna. I primi chilometri stiamo sulla pista ciclabile che affianca la trafficata D 10 fino alla Plombieres, dove gran parte del traffico autoveicolare imbocca l'autostrada lasciando la strada abbastanza tranquilla. Dalle 14.00 alle 15.00 una sosta a Velars per mangiare il "Pain d'Epices" (in italiano Panpepato) acquistato a Dijon. Giunti al Canale di Borgogna lo attraversiamo proseguendo quindi sulla D905, che scorre parallela all'autostrada e al canale stesso. A S.te Marie inizia la parte più amena del Canale di Borgogna, che costeggiamo percorrendo una strada bianca alberata (il fondo stradale è abbastanza in buone condizioni). Ci fermiamo alle varie chiuse per vedere come funziona il sistema che consente alle barche di navigare in entrambe le direzioni superando i dislivelli. Il Canale di Borgogna è molto turistico e le imbarcazioni, con intere famiglie a bordo, passano numerose. Circa a La Forge abbandoniamo la strada bianca (bella ma rallenta la marcia) e proseguiamo sulla strada asfaltata che spesso affianca il Canale. Negli ultimi chilometri, subito dopo aver lasciato il Canale, affrontiamo una lunga e dura salita fino a Chateauneuf per scendere poi velocemente al Lago di Panthier, dove pernotteremo al campeggio (Camping Les Voiliers, Vandenesse; 106 FF, circa 7300 Lire a testa). Alle 22 ceniamo in tenda, dato che fuori piove, con pane, formaggio e frutta e vino. Quindi un gelato al ristorante del campeggio.

Giovedí 22 luglio - 5a TAPPA:
Lac Panthier-Semur en Auxois (km. 6 per visita al Castello + 60 di tappa)

Mattino soleggiato, pomeriggio nuvoloso. Ci alziamo alle 7.45 e, con le bici scariche, saliamo al pittoresco villaggio di Chateauneuf per visitare il castello del XV secolo (senza guida!!), in parte ancora in restauro ma abbastanza interessante. Colazione alle 10,30 e ritorno in campeggio per smontare le tende. Partenza ore 12. Dalla località "la Lochère" seguiamo il Canale in modo di raggiungere e vedere l'imbocco del tunnel che passa sotto una collina. Raggiungiamo quindi Pouilly e seguiamo la strada che sale lentamente verso Chailly. Da qui prendiamo la D108d, molto tranquilla ma abbastanza ondulata (con diversi "strappetti" in salita); pur avendo programmato di seguirla fin a Clamerey, la abbandoniamo poco dopo Gissey non riuscendo a trovare un locale dove comprare qualcosa da mangiare (i paesi sono troppo piccoli). Le nostre ricerche vengono premiate a St. Thibault dove finalmente c'è un piccolo negozio di pane ed alimentari e un ambulante. Alle 15,30, finalmente, ci sediamo su un prato a mangiare. Dopo un'ora si riparte raggiungendo Clamerey e rientrando quindi nel percorso programmato. (La deviazione ci ha permesso di osservare che il Canale di Borgogna in questa zona non è facile da costeggiare essendo affiancato, quando c'è, da un sentiero abbastanza dissestato, .. e neppure bello perchè mancano gli alberi). Attraversata la pericolosa D70 (o Nazionale 70) raggiungiamo per una stradina secondaria Braux e quindi percorriamo un breve tratto della D970 dove le auto sfrecciano un po' pericolosamente. La D10 e la D103h, strade tranquille anche se abbastanza ondulate, ci conducono sin a Flee, dove c'è un Castello in corso di restauro. Uscendo dal paese una salita impegnativa ci porta in un bosco; qui la strada piano piano inizia a scendere e in breve arriviamo a costeggiare il Lac de Pont, un suggestivo bacino artificiale circondato dai boschi (ma, ahimè, anche da molte casette che ne impediscono la vista!!). Per la D103b, molto trafficata e "faticosa", arriviamo a Semur en Auxois. Alloggiamo all'Hotel-Restaurant des Gourmets, in rue Varenne 4, tel. (80).97.09.41, consigliato dalla FFCT, Federation Française de Cyclotourisme (due camere doppie per 110 FF. cadauna, colazione a 26 FF.; circa 22.300 Lire a testa). Sempre qui ottima cena a "la carte" (Kir, escargots, jambon persillee, bistecche o pollo con patate, formaggio, gelato, una bottiglia di Beaujolais Villages; 651 F.F. in tutto, circa 44.800 Lire a testa). La sera, fino a mezzanotte, passeggiamo per il centro e lungo i bastioni illuminati, sotto una stupenda stellata....... Il paese, arroccato su uno sperone di granito, ha un'aria medioevale con le vestigia della sua roccaforte, le torri e le porte. Particolarmente suggestivo il Pont Joly, sul fiume Armançon.

Venerdí 23 luglio - 6a TAPPA:
Semur en Auxois-Montbard (km. 60)

Dopo un breve giretto in paese, la riparazione di una bici, manutenzione delle altre (olio alle catene) alle ore 10.00 ci mettiamo in marcia. La D954 è un po' trafficata ma la abbandoniamo presto prendendo la D9 che si presenta con una salita, ripida ma breve, ricompensandoci immediatamente con una lunghissima discesa tipo "montagne russe" per la quale si raggiunge in un battibaleno Pouillenay (toccati i 57,5 km/h). Attraversata la statale si prosegue per la D9 che adesso sale in maniera abbastanza impegnativa sin quasi a Flavigny, dove raggiunge un altopiano non lontano dal Camp de Cesar, cosí denominato probabilmente perchè Giulio Cesare aveva qui accampato le proprie truppe ai tempi della famosa battaglia di Alesia. A Flavigny, deliziosa cittadina medioevale, con piccole stradine e antiche case....tutta da gustare; c'è anche la fabbrica delle famose caramelle all'anice di Flavigny, conosciute in tutto il mondo. Dopo la visita e il pranzo al sacco, alle 14 ripartiamo scendendo velocemente in vallata e quindi risalendo sino ad Alise St. Reine, la famosa Alesia dove nel 52 A.C. si combattè la battaglia che segnò la definitiva vittoria dei Romani sui Galli guidati da Vercingetorige (del quale qui sorge una statua). Arrampicandoci a fatica per un'erta salita raggiungiamo le "Fouilles d'Alesia", le rovine dell'antica città Gallo-Romana (il biglietto d'ingresso comprende anche la visita al museo sito nella cittadina). Lasciamo Alise alle 16 e raggiungiamo il Castello di Bussy-Rabutin. La visita guidata inizia alle 17. Roger de Rabutin, conte di Bussy, vi fu esiliato da Luigi XIV, reo di aver ridicolizzato le sue relazioni amorose. Il nobile, per esternare la sua malinconia e il suo rancore, fece dipingere sulle pareti del castello immagini allegoriche, spesso dal significato ironico, e i ritratti delle dame e dei più celebri personaggi del regno. Nel frattempo spunta il sole. Alle 18.20 ripartiamo, un breve tratto sulla D905 (trafficata ma non troppo), e quindi cantando in allegria percorriamo la tranquillissima D119 (che affianca a tratti il Canale di Borgogna), raggiungendo Montbard alle 19.30. Qui prendiamo posto al campeggio municipale (molto bello) e, dopo le 21.00, ci rechiamo in un bar-ristorante li vicino "Le Voltaire" in rue Francois-Debussy (293 F.F. in tutto, circa 20.000 Lire a testa). Breve visita notturna alla cittadina, non particolarmente interessante.

Sabato 24 luglio - 7a TAPPA:
Montbard-Tonnere (km. 11 per visita a Fontenay, km. 70 di tappa)

Giornata di sole. Il mattino, con le bici scariche, lo dedichiamo alla visita dell'antica abbazia di Fontenay, posta in un'amena vallata circondata da foreste. Molto interessante la visita guidata (36 FF a testa) (questa volta abbiamo un volantino con le spiegazioni in italiano: il complesso fu fondato nel 1118 da San Bernardo. Arte romanica. Ordine dei Cistercensi. Trasformata in cartiera ai tempi della rivoluzione francese, fu restaurata nel 1906. Alle 12.00, tornati a Montbard e smontate le tende, accompagnamo Giorgio in stazione; lui torna a Verona (spedendo tramite ferrovia la bicicletta a Macon dove noi la ritireremo tra due settimane). Alle ore 13.00 ci avviamo seguendo il Canale per un bel pezzo; la strada bianca, alberata, non è in ottime condizioni, ma tuttavia è percorribile e piacevole. Da Buffon imbocchiamo la D905 che, forse data l'ora, è assolutamente deserta. A Rougemont c'è una chiesa dalla facciata originale, mentre ad Aisy ci fermiamo mangiare un panino e a bere un bicchiere al bar locale, ripartendo alle 15.00. La strada è abbastanza facile, ma il sole e il caldo si fanno sentire. Il panorama adesso è contraddistinto da sterminati campi di grano. Verso le 17.00 arriviamo ad Ancy dove visitiamo il castello del 1546, costruito su progetto dell'architetto italiano Sebastiano Serlio, unico nel suo genere in Francia. La visita è guidata (39 FF a testa). Alle 17.50 sotto un cielo che inizia ad annuvolarsi partiamo per quelli che pensavamo essere gli ultimi chilometri. Alle 18,30 arriviamo a Pacy sur Armacon, dove intendiamo fermarci; c'è un campeggio, libero senza docce, un ristorante chiuso, nessun posto dove acquistare viveri. Decidiamo cosí di proseguire alla ricerca di un altro posto. Arriviamo a Lezinnes per la D200, una bella strada che costeggia la valle del fiume Armacon; c'è un albergo ma è già al completo. Proseguiamo fino a Tanlay (dove tra l'altro vi è un castello che avremmo voluto visitare), ma anche qui l'unico albergo è al completo. Da Tanlay la strada, fin'ora abbastanza pianeggiante, diventa un continuo saliscendi e la fatica comincia a farsi sentire, tuttavia riusciamo ad arrivare a Tonnere alle 20.00, trovando posto nel campeggio. Alle 22.00 mangiamo in un semplice self-service (che non merita menzione).

Domenica 25 luglio - 8a TAPPA:
Tonnere-Chablis (km. 20)

Giornata variabile (nuvole o sole), con forte vento. Alle 9.00 robusta colazione, alle 10.00 breve visita al "Vieux Hospital" costruito nel 1293; l'edificio è in restauro e non è comunque ne vasto ne arredato come quello di Beaune. Unico capolavoro la "deposizione del Cristo" del XV secolo. Breve visita sulla collina alla chiesa di St. George (buon panorama), quindi alla Fosse-Dionne (grande vasca circolare dalla quale sgorga un ruscello). Tonnere non ci piace, le case sono abbastanza povere e fatiscenti. Partiamo alle 12.00 prendendo la D965 che subito inizia a salire in modo impegnativo per 3 km. Abbandoniamo la strada principale, comunque poco trafficata, per la D35, praticamente deserta, che scorre a fianco alla ferrovia del TGV. Dopo Tissey giriamo a sinistra per Collan dove inizia una salita abbastanza impegnativa in un paesaggio che mostra grandi distese di campi coltivati a grano, stormi di corvi e grandi macchine operatrici in funzione. Giunti ad un incrocio inizia la discesa che, passando per un bosco, ci conduce velocemente fino a Fye, ove ci fermiamo a fare la nostra colazione al sacco. Alle 15.00 ripartiamo, notando subito i vigneti che ci indicano di essere nella zona tipica del vino bianco Chablis, che è anche il paese al quale arriviamo in breve tempo. Ci fermiamo, fissando una camera per due notti all'Hotel de l'Etoile (due stelle), rue des Moulins 4, tel 86.42.10.50 (per una notte: una camera per tre persone a 170 F.F.+ colazione 32 F.F.; circa 24.400 Lire a testa). Il pomeriggio ci riposiamo e poi alle 18.40 facciamo una passeggiata; il paese è piccolo e non ha attrattive (se non si tiene conto delle numerose enoteche). Mangiamo al ristorante "Au vrai Chablis" (escargots, salsiccia -anduilette- alla Chablis, scegliendo il menu da 105 F.F., il tutto innaffiato da una buona bottiglia di Chablis, 80 F.F.; circa 36.200 Lire. a testa).

Lunedí 26 luglio - 9a TAPPA:
Chablis - Auxerre - Chablis (km. 45)

Giornata serena ma ventosa. Oggi, senza bagagli, visita alla città di Auxerre. Partenza alle 9.15. La D965 è trafficata, ma non troppo. Le salite prolungate e il vento contrario rallentano la marcia. Arriviamo alle 10.30. La città è bella (centro storico, porta dell'orologio, quartiere del porto con angoli molto suggestivi, Abbazia di S.Germano con la sua antica cripta, museo archeologico). Partenza alle 16,30 per belle strade secondarie, con vari sali-scendi. A Beine assaggio di Chablis e Chablis Grand Cru in una cantina. In serata, a Chablis, ottima cena al ristorante dell'Hotel dove alloggiamo (120 FF a testa, circa 33.000 Lire).

Martedí 27 luglio - 10a TAPPA:
Chablis - St. Père (km. 81)

Altra giornata ventosa, nuvole con qualche sprazzo di sole. Partenza ore 8.30. La D45 è una strada molto tranquilla lungo la valle del fiume Serein, tranne una leggera salita prima di Ste Vertu, la strada è abbastanza pianeggiante, molto scorrevole e piacevole. Noyers è un paesino delizioso, ci fermiamo per ammirare le case antiche, datate tra il '400 e il '700, e scoprire scorci da favola. All'ufficio turistico, presso il municipio, troviamo un depliants (in italiano) che descrive tutte le case. Ripartiamo alle 11.15; da qui la strada si fa più ondulata, con continui saliscendi resi difficoltosi più che altro dal forte vento. Alle 12.20 ci fermiamo per consumare la colazione al sacco a Isle sur Serein. Si riparte alle 13,40 e, poco dopo le 14 siamo già a Montreal, dove visitiamo la bella chiesa del 1100, nonostante occorra percorrere un'erta salita; ma ne vale la pena, anche per il panorama. Ripartiamo alle 14,40 prendendo la D957, strada principale ma non molto trafficata; il forte vento continua a farci sudare le salite. Alle 16 arriviamo ad Avallon, città attraversata da un traffico caotico ed intenso, presente anche in pieno centro storico. Da rimarcare la chiesa di St. Lazare e una porta con torre-orologio medioevale. Alle 17, stanchi del caos, ripartiamo. Raggiunta la frazione di Champien, per una stradina secondaria, la strada scende fino ad immettersi nella D957, che siamo costretti a fare un breve tratto, molto trafficato e pericoloso, che scende velocemente, curva e poi sale bruscamente fino a Pontaubert, dove finalmente si prende la D53 con salita non troppo impegnativa fino a Island, dove sale ancora un poco per poi diventare più scorrevole e quindi, da Menades, scendere verso St. Pere, dove arriviamo alle 18,30. Ci fermiamo nell'affollato campeggio municipale che troviamo poco prima del paese (35 F.F. in tutto, circa 3.200 Lire a testa). Il campeggio e la strada che attraversa il paese pullulano di cicloturisti. A St.Pere scopriamo solo due ristoranti "chic", a prezzi abbastanza elevati (ma camminando sulla strada verso Vezelay ne avremmo trovato un altro più abbordabile). Mangiamo comunque in uno di essi (Le Pré des Marguerites) un'ottima coda di bue, spendendo 80 FF a testa (circa 22.000 Lire) ...anche se vestiti in tuta eravamo un po' fuori luogo.

Mercoledí 28 luglio
Visita a Vezelay. Sosta per guasto meccanico.

Giornata di sole, calda. Vento intenso cessato in serata. Senza bagagli facciamo i 3 km. di salita che ci portano a Vezelay. Visita alle mura esterne del paese (bel panorama) e quindi alla famosa basilica. Sicuramente un monumento da non perdere; si consiglia l'acquisto di una guida in italiano per interpretare il significato delle sculture sui portali e le numerose scene bibliche scolpite sui capitelli all'interno. Nel pomeriggio, lasciato Sandro con tende e bagagli in campeggio, siamo costretti a tornare ad Avallon (dove si trova l'unico meccanico di biciclette della zona) per un guasto abbastanza serio.

Giovedí 29 luglio - 11a TAPPA:
St.Père - Quarré les Tombes (km. 46 di tappa + 15 gita alla Rocher de la Perrouse)

Giornata di sole, molto calda. Oggi entriamo nel cuore del Morvan, zona montuosa, in gran parte Parco Naturale Regionale. Partenza verso le 10.00. La strada D958 è scarsamente trafficata, sale leggermente fino a Pierre Perthuis, località molto pittoresca (dall'alto di un ponte moderno si scorge molto più in basso un'amena vallata con l'antico ponte, è possibile inoltre una deviazione alla Rochee Percée). Poco prima di Usy inizia una salita abbastanza impegnativa, fino ad immettersi sulla D36 che cammina in vari tratti nel bosco ed è abbastanza scorrevole. A St.Germain des Champs si prende la D75, molto bella e praticamente deserta (come molte delle stradine del Morvan), che si mantiene in leggera discesa per gran parte del percorso e, poco prima di Chastellux, si immette sulla D944. Qui facciamo una deviazione per una stradina in forte salita per andare vedere il Castello, ma scopriamo che è privato e non visitabile. Ripresa la D944, abbastanza tranquilla, la lasciamo in prossimità della località La Rue Perin dove giriamo a sinistra e, invece di girare poi subito a destra, proseguiamo dritti in discesa per visitare la Diga (B.ge Hydro Elect.) che forma il Lac du Crescent, uno dei molti bacini artificiali del Morvan. Tornati indietro prendiamo la strada prima ignorata, anche questa quasi deserta, raggiungendo velocemente il ponte sul Lago e quindi affrontando una lunga, dura e assolata salita fino a Marigny l'Eglise, dove arriviamo alle 14.45 e ci fermiamo a bere e mangiare in un bar con negozio di alimentari. Ripartiamo alle 15.30 impiegando un'ora per arrivare a Quarre Les Tombes, per una strada che si rivela un continuo saliscendi con un'altra lunga salita assolata prima della meta. In paese, dopo una visita all'ufficio turistico, dove ci indicano anche il campeggio municipale, preferiamo trovare alloggio all'Hotel Du Nord (in piazza vicino alla chiesa; 220 FF per una camera da 3 posti + 28 F.F per colazione, circa 27.900 Lire a testa). Liberati dai bagagli alle 17,15 partiamo, sempre in bicicletta, per un'escursione alla Rocher de la Perrouse, un magnifico punto panoramico dal quale si domina un vasto orizzonte a al quale si arriva attraverso delle strade forestali molto belle. Prendiamo la D10, la lasciamo dopo qualche chilometro girando a destra per una strada forestale, costeggiamo un piccolo lago artificiale con molti pescatori (non segnato sulle mappe), raggiungiamo e costeggiamo a lungo il torrente Cure (che passava vicino al nostro campeggio a St. Père) e quindi saliamo per una lunga salita a zig-zag che ci porta infine alla Rocher de la Perrouse, proseguiamo poi per questa strada che ci riporta ancora sulla D10, dove prendiamo la discesa per il paese a tutta velocità... Alle 20,30 ceniamo presso il ristorante dell'albergo (patè, trota alle mandorle o pollo con cognac, una bottiglia di vino bianco, dessert, tutto ottimo; 320 F.F., circa 29.300 a testa).

Venerdí 30 luglio - 12a TAPPA:
Quarré les Tombes - Salieu (km. 34)

Nuvoloso, pioggia nel pomeriggio e in serata. Partenza ore 10. Prendendo la D55 e quindi la D355, dopo la discesa iniziale, sotto il rischio di un temporale affrontiamo la salita abbastanza ripida per St.Leger. Qui giriamo a destra seguendo le indicazioni per l'Abbazia de La Pierre qui Vire; la strada con leggere salite per lunghi tratti è in mezzo al bosco, molto bella e piacevole, scarsissimo il traffico. Arriviamo all'abbazia alle 10,35, dove visitiamo la chiesa (moderna) e la libreria (compriamo caramelle, cartoline, ecc.), quindi facciamo una breve escursione a piedi nei boschi circostanti. Ripartiamo alle 12.00 circa, percorrendo tutta una serie di stradine secondarie praticamente deserte e non molto impegnative (tranne una salita non ripida in Loc. Le Bon Ru che prosegue per circa 1 km.), dove notiamo la coltivazione degli abeti come "alberi di natale", tipica di queste zone. Raggiungiamo alle 13.00 il Lago di St. Agnan, dove ci fermiamo per la colazione al sacco. Ripartiamo poco dopo le 14.00; la D225 e la D106 si mantengono molto belle e tranquille fino ad Eschamps, dove prendiamo la D977 bis, abbastanza trafficata, ma molto scorrevole (inizialmente ondulata ma, verso Salieu, con tratti in leggera discesa). Alle 15.00 siamo a Salieu, dove andiamo al campeggio municipale "du perron" (a 1,5 km dal centro, sulla N.6, direz. Auxerre; per una notte 50,5 F.F., circa 4.600 Lire a testa) e, con calma, montiamo le tende (inizia a piovere). In paese visita alla basilica (non c'è altro!!), e passeggiata per scegliere tra i parecchi ristoranti (molti di lusso); ci fermiamo al ristorante-Grill "La Renaissance" (Menu da 68 FF a testa, un po' scarso, + 56 F.F. di vino: circa 23.800 Lire a testa), e poi ai giardini dove c'è una piccola festa per mangiare delle patate fritte e ripararci da un'improvviso violento temporale. Notte in tenda sotto un diluvio continuo... molto freddo e umido!!

Sabato 31 luglio - 13a TAPPA:
Salieu - Chaumard (km. 56)

Nuvoloso il primo mattino, sole nel resto della giornata. Il mattino, dopo una visita in paese ad acquistare generi alimentari (oggi c'è il mercato), alle 11.30 circa partiamo. Un po' difficile l'uscita dal paese (forse per poca chiarezza o un errore sulle mappe): per trovare, sulla sinistra, la D26b dobbiamo percorrere un tratto della D977 bis. La D26b si rivela una bella stradina deserta che con un tracciato ondulato ci porta sul laghetto di Champeau, quindi dopo loc. Le Petit Vernet seguiamo per 200 mt. la D977 bis e di nuovo a destra per la Maison du Parc che raggiungiamo dopo un ulteriore salita alle 13.15. Qui c'è un orto botanico e un parco attrezzato con panchine dove ci fermiamo a mangiare. Alle 14.00 apre l'esposizione del parco e il museo della resistenza partigiana nel Morvan, che visitiamo ripartendo alle 15.00. Attraversato St.Brisson si rientra nel bosco per una salita impegnativa fino ad imboccare la D977bis (strada principale, ma non troppo trafficata) che, per una bella discesa ci porta ad un parcheggio dove, lasciate le bici e percorso un brevissimo tratto a piedi, visitiamo le cascate di Gouloux, a nostro parere abbastanza deludenti. Ci rifacciamo mangiandoci delle Crepes in un chiosco al parcheggio. Alle 16.00 ripartiamo, la strada è molto suggestiva; a Mountsauche prendiamo la D37 che con un percorso ondulato ci porta fino all'Huis Gaumont, dove giriamo a sinistra per una stradina che costeggia, mantenendosi un po' all'interno, il Lac des Settons. A Chevigny ci portiamo sulla riva, che seguiamo per un po', per ammirare il lago, molto sfruttato turisticamente. Alle 18 prendiamo la D290; dopo Grosse troviamo due salite abbastanza impegnative e quindi una discesa finale che ci porta a Planchez. Da qui la D505 che, dopo una breve salita impegnativa, ci sorprende con una lunghissima appassionante discesa in una stupenda vallata (senza traffico) fino al lago di Chaumard che costeggiamo per un breve tratto fino ad arrivare alle 19,15 all'omonima località e fermarci al campeggio municipale, più che altro attrezzato per le roulotte. E' affollatissimo, la reception è già chiusa, ma sul prato leggermente in declivio proprio sulla riva del Lago ci sono ancora tanti posti liberi. Le doccie funzionano a gettoni e ormai la reception è chiusa, per fortuna una ragazza vedendoci in difficoltà ce ne vende un po' dei suoi. La sera in paese troviamo un ristorante dove spendendo poco (234 FF., 21.400 Lire circa a testa, mangiamo bene e abbondantemente: aperitivo, menu da 60 FF, vino). Alle 23.00 torniamo in campeggio; c'è una magnifica stellata, la luna piena e dalle tende si può ammirare il lago brillare argenteo; peccato che il freddo e l'umido siano quasi insopportabili....

Domenica 1 agosto - 14a TAPPA:
Chaumard - Autun (km. 85)

Giornata di sole, brezza gradevole. Partenza ore 10,30. Periplo intorno al lago. Abbiamo preso la D303 senza traffico e panoramica. Breve sosta alla diga ad ammirare il panorama, quindi si sale verso l'interno prendendo la D944 per 3km (un po' di traffico leggero) e poi imboccando la D161 che, tra i boschi, scende abbastanza rapidamente fino a costeggiare il lago. Per la D37 e la D944, molto trafficate e con due salite impegnative, raggiungiamo Chateau-Chinon. Qui perdiamo un po' di tempo a cercare la strada seguente (non numerata e senza indicazioni) che, con un continuo saliscendi (un po' defatigante) ci porta ad Arleuf, dove arriviamo stanchi ed affamati alle 14,30. Qui oggi c'è una festa per il patrono "la festa del prosciutto" dove si svolge una gara di Mountain Bike; si trova da bere ma non da mangiare (gli stand gastronomici aprono solo la sera), per fortuna che abbiamo con noi delle provviste!! Alle 16 ripartiamo e, abbandonata quasi subito la trafficata D978 ci infiliamo a sinistra sulla tranquilla D88, una strada molto bella tra magnifici boschi, abbastanza semplice, che ci porta ad Anost (dove notiamo c'è un meccanico per biciclette). Da qui prendiamo una salita abbastanza impegnativa fino a Montcimet, quindi discesa e altra lunga salita da Cussy en Morvan a Loc. le Caprissot (circa); da qui tranne qualche breve pezzo c'è una lunga discesa in mezzo ai boschi fino a Lucenay, dove arriviamo alle 18.00. Da qui un breve pezzo di D980 (strada principale ma con poche auto) e quindi la tranquilla D132 che con un percorso gradevole (per lo più pianeggiante o leggerissima discesa) ci porta fin a Tavernay, dove prendendo una serie di stradine interne tranquille e pianeggianti arriviamo ad Autun alle 19.15. Alloggiamo per due notti all'Hotel de La Tete Noire, Rue de l'Arquebuse 1/3, tel. 85.52.25.39 (una camera doppia 135 FF, cioè circa 37.000 Lire). Poichè, per varie ragioni, abbiamo perso parecchio tempo, andiamo a mangiare nell'unico locale che tiene aperto fino a tardi, al "Relais des Ursulines" in rue Dufraigne 2 (posto originale+buona cena, 299 FF in tutto, circa 27.400 Lire a testa).

Lunedí 2 agosto - sosta ad Autun

Giornata di sole, brezza gradevole. Giornata di riposo e visita di Autun, antica capitale romana, contornata da foreste. Cattedrale di St.Lazare (si consiglia di salire sul campanile che domina la città e le colline boscose circostanti), teatro romano (nei giorni seguenti sarebbe stato possibile assistere ad un grande spettacolo di rievocazione storica, con i costumi dei romani), rovine del tempio di Giunone, porta romana. Cena al ristorante "Croustine" in rue aux Cordiers 28 (3 menu da 56 FF, Kir, vino rosso; 231 FF, circa 21.000 Lire a testa).

Martedí 3 agosto - 15a TAPPA:
Autun-St.Boil (km. 80)

Giornata di sole. Partenza ore 9.40. Usciti dalla città raggiungiamo Couard per una dura e ripida salita (circa 1 km.). Da qui si sale più dolcemente per altri 4 km., per una strada abbastanza tranquilla, fino al bivio per Fragny (ove termina l'ombrosa boscaglia), dopo il quale il percorso si mantiene ondulato. Poco prima di Montromble giriamo a sinistra, entrando in una bella foresta, per una strada che scende velocemente fino in località les Baumes, continuando quindi per una serie di stradine secondarie, praticamente deserte, che per alcuni tratti pianeggianti, per altri in discesa, ci portano fino a St. Sernin du Bois. Qui giriamo a sinistra per una breve ma erta salita (700 mt.); quindi si prosegue, prevalentemente in discesa, sempre per tranquille stradine secondarie, passando a fianco del Castello di Brandon (che decidiamo di non visitare; ormai di castelli ne abbiamo fatto indigestione !!). La D-131, tutta in discesa, ci porta velocemente all'incrocio con la D984 per la quale si raggiunge velocemente la D974, strada abbastanza trafficata che costeggia il Canal du Centre, presso il quale ci fermiamo a mangiare alle 13.20. Altra sosta presso un bar a St Berain e quindi partenza alle 15.00; per la D124 si sale gradualmente per circa 5 km (fino all'incrocio con la strada che porta a Chatel Moron) per scendere fino a Mellecey (dove siamo già passati nei primi giorni). Siamo ancora nella Cote D'Or, tra i vigneti. Arrivati alle 17.00 a Givry troviamo tutti gli alberghi al completo; decidiamo quindi di proseguire alla ricerca di un'albergo o campeggio seguendo la D981 (molto trafficata e pericolosa, almeno fino all'incrocio con la superstrada per Chalon. A Buxy troviamo 2 hotel, ma troppo cari, e quindi proseguiamo. Due chilometri prima di St.Boil, a Chenoves, troviamo delle indicazioni di camere che ci portano in una antica villa dell'800 (Maison Collin, tel 85.44.03.76), dove troviamo una camera per tre con colazione (280 FF; circa 25.600 Lire a testa), la stanza è bella, spaziosa e arredata in stile... Alle 20.15 ci rechiamo fino a St.Boil e nel bar-trattoria (circa all'inizio del paese) mangiamo delle ottime salsicce alla Lyonesse (cioè cotte nella "moutarde"), patate fritte e dolce (65 FF a testa, circa 18.000 Lire.).

Mercoledí 4 agosto - 16a TAPPA:
St.Boil-Azè (km. 42)

Nuvoloso e pioggia intermittente in mattinata. Sole nel pomeriggio. Partenza ore 9.30. Dopo St.Boil, per evitare la D981, deviamo per tutta una serie di amene e tranquille stradine di campagna (a parte due cani che ci corrono dietro, spaventandoci, ad Etivau). A Cormatin ci fermiamo a visitare il castello; veramente bello e interessante, la guida anche se parla in francese riesce a farsi capire. Alle 13.00 partiamo e, inerpicandoci per la D414, raggiungiamo Taizè in circa 20 minuti. Tra queste tranquille colline della campagna francese, circondata dagli accampamenti dove stazionano migliaia di giovani, sorge una comunità religiosa di incontro e di preghiera celebre in tutto il mondo. Dopo una visita, una sosta per mangiare e per alcuni acquisti, alle 15.00 riprendiamo la nostra tappa. In discesa raggiungiamo la sempre trafficata D981 che percorriamo fino a Massilly, dove prendiamo la D117, molto tranquilla, che dopo un chilometro inizia a salire senza interruzioni per circa 6/7 km. A Cortambert incrociamo una gara ciclistica e, come accade di solito, la gente applaude ed incita anche noi (a differenza dei gareggianti, carichi di bagagli). Raggiunto il punto dove eravamo già passati all'andata (deviando allora per Blanot), prendiamo la discesa raggiungendo velocemente Azé, arrivandoci alle 16.30. Dopo aver preso posto al campeggio (48 FF in tutto, circa 4.400 Lire a testa), visitiamo le grotte. La sera ottima cena all'aperto al bar-ristorante delle grotte (menu da 75 FF + bottiglia di vino da 50 FF, circa 25.000 Lire a testa).

Giovedí 5 agosto - 17a TAPPA:
Azè-Macon (km. 20)

Breve tappa per tornare al campeggio di Macon. Acquisti di regali e prodotti tipici (vino e "moutarde"). Ritiro della bicicletta di Giorgio. Carico biciclette sull'auto (per 18 giorni di sosta nel parcheggio recintato del campeggio 140.4 FF, circa 38.600 Lire.) Alla sera, cena ottima e molto abbondante alla "Maison des Vins", con assaggi di più vini e brindisi finale con "Cremant de Borgogne" (326 FF, circa 29.800 Lire a testa). Il giorno successivo viaggio in auto fino a Verona.

[Tot. percorso: 982 km in 17 tappe (media 982/17 = 57,7 km giornalieri; se rapportata ai giorni viaggio 18/7-5/8=19 media 982/19 = 51,7 km giornalieri) ]

SCHEDE CHILOMETRICHE

MAPPA